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Ott 21 2025

Mediazione Obbligatoria: Le Materie e le Novità della Riforma Cartabia

Un’opportunità ampliata per risolvere le controversie fuori dal tribunale.


La mediazione civile e commerciale in Italia è uno strumento essenziale per la risoluzione alternativa delle controversie, progettato per alleggerire il carico della giustizia e promuovere accordi rapidi e condivisi. In alcune specifiche materie, la mediazione è obbligatoria prima di poter avviare un procedimento giudiziario. Questo significa che, in questi casi, tentare la conciliazione diventa una condizione imprescindibile per la procedibilità della domanda in tribunale.

Tra le materie storicamente soggette a obbligo rientrano il condominio, i diritti reali, le successioni ereditarie e le controversie legate a locazione, servizi bancari e assicurativi, oltre alla responsabilità medica.
L’obiettivo è sempre lo stesso: incentivare un dialogo costruttivo che possa portare a una soluzione extragiudiziale.


Le novità della Riforma Cartabia in tema di mediazione


Con la recente Riforma Cartabia (D.Lgs. 149/2022 e il correttivo D.Lgs. 216/2024), entrata in vigore nel 2023 e aggiornata nel 2025, il panorama delle materie obbligatorie si è ulteriormente ampliato. Tra le nuove integrazioni figurano settori come l’associazione in partecipazione, il consorzio, il franchising, l’opera, la rete, la somministrazione, le società di persone, la subfornitura e i contratti agrari.

Questo ampliamento riflette la crescente fiducia nel potenziale della mediazione come via risolutiva efficace in contesti sempre più diversificati.
Oltre all’estensione degli ambiti di applicazione, la normativa ha introdotto significative novità procedurali. La durata massima della mediazione è stata estesa da tre a sei mesi, con la possibilità di proroga, offrendo più tempo per raggiungere un accordo.


La Mediazione è anche telematica


È stato inoltre promosso attivamente l’uso della mediazione telematica, consentendo incontri da remoto e la firma digitale dei verbali, il che la rende più accessibile e moderna. Infine, sono stati rafforzati i requisiti di formazione e aggiornamento professionale per i mediatori e introdotte sanzioni per la partecipazione in mala fede, a garanzia di un processo sempre più qualificato e serio. Questi aggiornamenti mirano a consolidare la mediazione come uno strumento ancora più efficiente, trasparente e all’avanguardia.

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